Principi del mutuo aiuto.
Un gruppo di mutuo-aiuto è un’alleanza tra persone che hanno problemi od obiettivi simili e che
cercano di affrontare la realtà con risorse proprie, mettendo in comune le forze per superare ostacoli
o situazioni che sarebbero difficili da gestire individualmente.
L’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) definisce l’auto-mutuo-aiuto (A.M.A.) come l’insieme di
tutte le misure adottate da figure non professioniste per promuovere, mantenere o recuperare la
salute, intesa come completo benessere fisico, psicologico e sociale di una determinata comunità.
L’auto–mutuo aiuto è nato dall’esperienza dell’Associazione Alcolisti Anonimi, fondata nel 1935
negli U.S.A., ed è oggi diffuso in tutto il mondo ed applicato in quasi tutte le aree di disagio sociale
e socio-sanitario. In Italia, uno dei primi G.A.M.A, nasce a Trieste nel 1978 sul tema del disagio
mentale, ma è solo negli anni 90 che iniziano a diffondersi in tutto il territorio.
“Un momento d’incontro tra persone unite da uno stesso problema per rompere l’isolamento, per
raccontarsi le proprie esperienze di vita (gioiose o dolorose), per scambiarsi informazioni e
soluzioni, per condividere sofferenze e conquiste con l’obiettivo di riscoprirsi risorsa, non solo per
sé, ma per l’intera collettività.”
Caratteristiche.
- Condividono le proprietà dei piccoli gruppi: un numero ristretto di partecipanti (solitamente
8 / 12 persone) facilita l’interazione tra i soggetti, l’espressione dei sentimenti, la nascita e lo
sviluppo di amicizie e relazioni profonde. - I membri del gruppo tendono ad essere dei pari: è il fatto di vivere, o di aver vissuto, una
condizione simile che definisce l’appartenenza al gruppo. - Aiutarsi e aiutare gli altri è una caratteristica del gruppo: ognuno, con la propria esperienza e
competenza, attraverso il confronto e la condivisione, trae aiuto per sé e per gli altri. - Il gruppo è democratico: ogni decisione, cambiamento, regola, viene formulata, discussa e
accettata con il contributo di tutti. - La comunicazione è di tipo orizzontale: ognuno esprime liberamente il proprio pensiero,
rispettando gli altri e senza accentrare su di sé la discussione. - Il coinvolgimento è personale: ogni persona decide autonomamente il grado del proprio
coinvolgimento nel gruppo. Non è una decisione imposta da altri, partecipare al gruppo
volontariamente aumenta la sicurezza nelle proprie capacità di scelta. - La responsabilità è personale: ogni persona è protagonista del cambiamento che vuole
ottenere, la persona stessa è la prima risorsa per sé e per il gruppo.
I valori nel GAMA.
- Rispetto
Ognuno porta nel gruppo la sua storia, il suo vissuto, la propria esperienza. Nel Gruppo non
ci si riunisce per ascoltare una lezione o seguire una teoria o una determinata fede. I Gruppi
accolgono chiunque, indipendentemente dall’appartenenza etnica, religiosa, politica,
sessuale, ecc.
Il rispetto passa innanzi tutto dal riconoscere che l’altro ha un’esperienza unica e che è a
partire da essa che si ricerca il confronto. (ascoltare e riconoscere) - Fiducia
Nella misura in cui la mia esperienza è accolta per come la sto vivendo personalmente, senza
essere criticata, giudicata, posso fidarmi del gruppo e approfondire il racconto. - Legame
E’ un effetto del rispetto e della fiducia. Attraverso questo coinvolgimento personale si
sviluppano legami ovvero una interdipendenza tra i membri del Gruppo.
Fattori terapeutici del GAMA.
Il gruppo ama non offre “terapie” nel senso tradizionale del termine. È “curativo” se per questo si
intende occasione di cambiamento e di miglioramento della qualità della vita.
Partecipare al gruppo è un modo, non l’unico, di: prendersi cura del proprio “Mal-Essere”.
- La sofferenza viene considerata elemento comune ed universale ed è possibile quindi non
vergognarsene e non provare colpa; questo consente di vincere la tentazione ad autoemarginarsi. - La persona scopre, con soddisfazione e aumento dell’autostima, che può essere di aiuto agli
altri nel gruppo e che può farsi aiutare. - La persona avverte un senso di appartenenza e di apprezzamento proveniente dal gruppo;
attraverso l’accettazione degli altri nel gruppo, aumenta la convinzione che possiamo essere
accettati anche all’esterno. - Aumenta la speranza; è frutto dell’osservazione dei reali benefici che gli altri hanno
dall’esperienza del gruppo e che la persona stessa potrà avere in futuro. - Nel racconto di sé al gruppo, sul proprio passato, sulle proprie ansie e paure, sulle difficoltà
personali, la narrazione apre a possibili trasformazioni. - La persona ha modo di rappresentare e rendere comunicabili intense emozioni ottenendo un
alleggerimento e senso di sollievo. - Il gruppo di mutuo aiuto costituisce un contesto di cambiamento in cui la persona, attraverso
la consapevolezza della propria condizione, il rispecchiamento negli altri e il senso di
appartenenza al gruppo, è chiamata ad intraprendere un percorso evolutivo personale.
F.C.